Partenza: Rifugio Salmurano (1.848 m.)
Arrivo: Rifugio Balicco (1.963 m.)
Difficoltà: difficile (E)
Tempo di percorrenza: 5 ore e mezza
Dislivello salita: 900 m
Dislivello discesa: 850 m
Sviluppo: 17.6 km
Come arrivare: il Rifugio Salmurano è raggiungibile a piedi da Pescegallo e dal Passo San Marco.
Il percorso: dal rifugio Salmurano (1848 m) si raggiunge rapidamente il passo omonimo (da cui si vede bene il lago artificiale di Pescegallo), dove si incontra il Sentiero 101 delle Orobie orientali. Verso ovest si raggiunge il rifugio Benigni (tappa 30) e quindi il Pizzo dei Tre Signori. Si procede verso est, rimanendo a sud delle pendici del monte Triomen, fino a incrociare il sentiero 109. Attraversando i pendii orientali del Ponteranica, si raggiunge il pianoro dell’Acqua Nera (1750 m) e quindi con un’ultima leggera salita il rifugio Ca’ San Marco (1829 m).
La suggestiva casa cantoniera è punto di transito della celebre Via Priula, costruita tra il 1592 e il 1593 per volere di Alvise Priuli, podestà di Bergamo. La via Priula utilizzava il soprastante passo di San Marco per passare dalla val Brembana alla Valtellina, collegando Bergamo con Morbegno e quindi la Repubblica di Venezia con i Grigioni.
Si prosegue in discesa lungo la Priula – qui e sul versante valtellinese ben visibile e discretamente conservata – fino a Ponte dell’Acqua (segnavia 114) da cui ci porta alla grande casa della Diocesi di Bergamo Madonna delle Nevi (1336). Si sale poi attraverso la Foresta Azzaredo Casù, per la cena e il pernottamento, al rifugio Balicco (1963 m), inaugurato da ERSAF nell’estate 2015 e affidato alla sezione CAI dell’Alta Val Brembana. Lungo la salita si passa dall’alpeggio ERSAF Azzaredo Casù, che produce ottimo formaggio.
La suggestiva casa cantoniera è punto di transito della celebre Via Priula, costruita tra il 1592 e il 1593 per volere di Alvise Priuli, podestà di Bergamo. La via Priula utilizzava il soprastante passo di San Marco per passare dalla val Brembana alla Valtellina, collegando Bergamo con Morbegno e quindi la Repubblica di Venezia con i Grigioni.
Si prosegue in discesa lungo la Priula – qui e sul versante valtellinese ben visibile e discretamente conservata – fino a Ponte dell’Acqua (segnavia 114) da cui ci porta alla grande casa della Diocesi di Bergamo Madonna delle Nevi (1336). Si sale poi attraverso la Foresta Azzaredo Casù, per la cena e il pernottamento, al rifugio Balicco (1963 m), inaugurato da ERSAF nell’estate 2015 e affidato alla sezione CAI dell’Alta Val Brembana. Lungo la salita si passa dall’alpeggio ERSAF Azzaredo Casù, che produce ottimo formaggio.
Strutture ricettive: rifugio Balicco – Rifugio Madonna delle Nevi
Cosa vedere: Via Priula
Per saperne di più: Foresta Azzaredo-Casù
Considerazioni: la tappa aveva previsto, per necessità logistiche, una digressione al Rifugio Madonna delle Nevi. In realtà, per chi desidera pernottare al Rifugio Balicco, conviene percorrere dal Rif. Passo San Marco un tratto di strada, fino al 9° tornante e seguire il sent. 124 fino al Balicco.