Partenza: Bivacco Occhi Val Grande (Vezza d’Oglio) (2.047 m.)
Arrivo: Tresenda (374 m.)
Difficoltà: medio – facile
Tempo di percorrenza:
 5 ore con e-bike
Dislivello
salita: 960 m.
Dislivello discesa:
2.650 m.
Sviluppo: 
59 km.

Come arrivare: Vezza d’Oglio è raggiungibile in auto lungo la strada statale della Val Camonica; in pullman con le autolinee Milano-Edolo-Ponte di Legno. Da Vezza d’Oglio al Bivacco Occhi in e-bike o a piedi.

Il percorso: dal Bivacco S. Occhi si scende lungo la Val Grande fino a raggiungere la località Cormignano, nel Comune di Vezza d’Oglio.
La valle è un interessante luogo di studio delle tipologie caratteristiche dell’architettura rurale e contadina. Lungo il fondovalle e sui fianchi della montagna sorgono infatti più di duecento baite, molte delle quali perfettamente conservate.
Da Cormignano comincia l’unica vera ed impegnativa salita di tutta la lunga tappa, in direzione del Col Carette e della Malga Salina Bassa, a 2100 m, quota più elevata; si scende quindi verso l’imbocco della Val Varadega, a 2000 m, e il Passo del Mortirolo (m 1852).
In tutta la zona numerosi sono i resti di manufatti militari di fortificazione e difesa risalenti alla Prima Guerra Mondiale e molti sentieri e tracciati ripercorrono le vecchie strade o mulattiere militari .
La cima del Monte Pagano, sulla sinistra del nostro itinerario, nei Comuni di Incudine e Monno, è ad esempio circondata interamente da trinceramenti. Oltre il passo, si entra in Valtellina e si affronta la discesa, su strada asfaltata, fino a Grosio, lungo una variante al classico percorso, affrontato molte volte, ma in salita, dai ciclisti del Giro d’Italia; la tappa si conclude pedalando sino a Tresenda sul Sentiero Valtellina, la ciclabile che percorre l’intera valle dell’Adda, da Colico a Bormio.
Strutture ricettive: B&B il Crocevia a Tresenda – Rifugi e Hotel nel Parco
Cosa vedere: fauna e vegetazione del Parco – fortificazioni della Prima Guerra Mondiale
Per saperne di più: Parco Nazionale dello Stelvio