Partenza: Prabione di Tignale ( 540 m.)
Arrivo: Prati di Rest (1.205 m.)
Difficoltà: difficile (E)
Tempo di percorrenza:
 8 ore 
Dislivello
salita: 1.400 m.
Dislivello discesa:
750 m.
Sviluppo:
 19 km

Come arrivare: Prabione, frazione di Tignale, si raggiunge a piedi dalla tappa precedente (n. 3); in autobus con la linea Gargnano – Tignale (coincidenze da Brescia); in automobile da Gargnano/Lago di Garda

Il percorso: questa tappa conduce l’escursionista nella Foresta Regionale Gardesana Occidentale e nel cuore selvaggio del Parco Alto Garda Bresciano. Da Prabione ci si sposta nei pressi di Olzano, la sesta delle frazioni di Tignale, per imboccare un ripido sentiero che rimonta il panoramico Dosso della Forca. Si percorre poi la porzione superiore delle cosiddette “Coste pelate”, un tempo interamente ricoperte da una estesa pineta di pino nero austriaco, orgoglio dei rimboschimenti interbellici, poi martoriata dagli incendi e dalla processionaria.
Raggiunta Cima Piemp e il vicino bivacco ANA Tignale, si entra nella Foresta di Lombardia. La pista forestale riprende una vecchia strada militare della Grande Guerra scavata nella “dolomia principale”, la roccia che caratterizza il paesaggio di queste zone. Con un lungo traversone si raggiunge il Passo d’Ere e ci si affaccia in Val Droanello: qui si entra in Valvestino. Deviando a destra, sempre in quota, si raggiunge la Cascina Puria Nuova di Tignale, dove, in una parte del lungo stallone, è stato realizzato il piccolo ma suggestivo Centro Informazioni Life.
La stradina prosegue lungo il versante che culmina nella Cima Mughera e nella Punta di Baragnolo, per raggiungere il Passo di Scarpapè. Subito dopo si imbocca la pista di sinistra che incontra la malga Puria Vecchia di Tignale, nei cui pressi si trova un impianto di abete greco (Abies cephalonica) realizzato dall’Azienda di Stato per le Foreste Demaniali negli anni ’70. Si prosegue in discesa fino ad attraversare il torrente Proalio, oltre il quale si risale fino all’abitato di Cadria, l’unica frazione del Comune di Magasa, caratterizzata dalla bella chiesetta di San Lorenzo. Da Cadria si riprende l’asfalto per qualche centinaio di metri, poi per sentiero si sale ai Prati di Rest, dove si trovano caratteristici fienili col tetto realizzato in paglia di grano, unici nel loro genere nel panorama dell’architettura rurale lombarda.
Strutture ricettive: i fienili di Cima Rest e altre strutture
Cosa vedere: impianti di abete greco – fienili di Cima Rest – Museo Etnografico della Valvestino
Per saperne di più: Consorzio Forestale Valvestino – Foresta Regionale Gardesana Occidentale