Partenza: Rif. Passo del Vivione (1.828 m.)
Arrivo: Rif. Cristina in Val Belviso (1.260 m.)
Difficoltà: medio-difficile (E)
Tempo di percorrenza: 6 ore
Dislivello salita: 600 m.
Dislivello discesa: 1.100 m.
Sviluppo: 17.7 km
Come arrivare: il Rifugio Passo del Vivione si raggiunge a piedi da Schilpario e da Paisco, oppure in automobile attraverso la Statale 294 della Val di Scalve.
Il percorso: dal rifugio Vivione (1828 m) si prende la strada sterrata che conduce alla Malga Gaffione (1825 m) e, ancora prima di raggiungerla, si sale a destra nella valle che scende dal lago di Valbona (2055 m). Si supera il lago e, sempre con pendenza costante e con ampi tornanti – stiamo percorrendo una mulattiera costruita per la Linea Cadorna nella Grande Guerra – si sale la costa di Valbona e si arriva al passo del Gatto (2416 m). Si raggiungono i laghetti di San Carlo e, oltre, i laghi del Venerocolo e l’omonimo passo (2314 m). Da qui, il panorama verso sud è sulla zona bergamasca e a nord sulla Valtellina, dominata dagli imponenti gruppi del Bernina e del Disgrazia. Lasciato il sentiero – che fa parte dell’itinerario naturalistico “Antonio Curò” – si imbocca il sentiero 11 che scende verso la Valle di Belviso fino a raggiungere la sponda del grande lago artificiale; si prosegue sulla strada che lo costeggia, raggiungendo la diga (1486 m) e quindi il Ponte Frera (1373 m) dal quale si può ammirare a pieno l’imponente sbarramento artificiale del lago Belviso. Sempre su strada sterrata si raggiunge poi il rifugio Cristina (1260 m).
Strutture ricettive: Rifugio Cristina
Cosa vedere: resti della Linea Cadorna
Per saperne di più: geoportale dei sentieri CAI Bergamo
Strutture ricettive: Rifugio Cristina
Cosa vedere: resti della Linea Cadorna
Per saperne di più: geoportale dei sentieri CAI Bergamo