Partenza:  Schilpario (1.124 m.)
Arrivo:  Rifugio Passo del Vivione (1.828 m.)
Difficoltà: media (E)
Tempo di percorrenza:
 4 ore
Dislivello
salita: 700 m.
Dislivello discesa:
200 m.
Sviluppo:
 7.6 km

Come arrivare: Schilpario è raggiungibile con i mezzi pubblici, con treno fino a Bergamo e autobus per la Val di Scalve; bus diretto Milano-Schilpario; in automobile via Clusone, Passo della Presolana, Val di Scalve

Il percorso: Schilpario è una piacevole località, posta in fondo alla Val di Scalve. Dalla zona della pista di fondo invernale si procede per strada piana verso i Fondi, dove è possibile visitare le miniere di siderite. Ai Fondi è visibile anche un suggestivo monumento che ricorda la strage fatta dai fascisti in fuga dopo la Liberazione. Proprio in fondo agli impianti della miniera (1234 m), si imbocca il sentiero 427 “delle torbiere”, che si divide dopo poco. Prendendo il ramo di sinistra, si sale nel bosco percorrendo la Valbona, si attraversa il torrente su un ponte e si incontra ancora il bivio per il sentiero 426. Usciti dal bosco, si riattraversa il torrente (1666 m, occorre guadare) e si sale per prati lungo il lato destro della valle (orografico sinistro). Dopo un breve tratto in leggera discesa, altro guado e quindi si sale con pendenza moderata attraversando prati e torbiere fino ad incontrare il sentiero 415 a poca distanza dai ruderi della vecchia Malga Gaffione (1800 m). Da qui in breve si arriva al rifugio Passo del Vivione (1828 m)
Strutture ricettive: Rifugio Passo del Vivione
Cosa vedere: miniere di siderite
Per saperne di più: geoportale dei sentieri CAI Bergamo Ufficio IAT Val di Scalve
Varianti: una piacevole variante, poco più  lunga, consente di visitare numerosi laghetti prima di arrivare al Rifugio Passo del Vivione. Si segue l’itinerario precedentemente descritto fino al bivio tra il sentiero 427 e 415, poco prima della Malga Gaffione. Imboccato sulla sinistra il sent. 427, il percorso sale ai laghetti delle Valli (1.993 m.), costeggia il lago di Val Asinina e il lago di Valbona, per scendere poi (sent. 416) al Passo del Vivione.