Partenza: Ponte Caffaro (368 m.)
Arrivo: Bagolino (778 m.)
Difficoltà: difficile (E)
Tempo di percorrenza: 6 ore
Dislivello salita: 1.200 m.
Dislivello discesa: 850 m.
Sviluppo: 15.2 km
Il percorso: la tappa ha inizio a Ponte Caffaro, località che fino al 1918 costituiva il confine tra Italia e Austria – Ungheria lungo la strada Brescia – Trento, e termina a Bagolino (di cui Ponte Caffaro è frazione). Si effettua un lungo giro panoramico, in cui si visitano alcune porzioni della foresta regionale Anfo-Val Caffaro e si attraversano territori storicamente importanti nel periodo risorgimentale. Lungo il crinale dell Monte Suello, che si risale dapprima faticosamente, poi più agevolmente, si è svolta infatti la battaglia del 3 luglio 1866 che aprì ai Garibaldini la strada per Bezzecca dove però il Generale dovette arrendersi, non al nemico, ma alla Ragion di Stato, con il famoso “Obbedisco”.
Lungo la cresta, il panorama mozzafiato abbraccia il sottostante Lago d’Idro e, verso Nord, le Giudicarie fino al Gruppo del Brenta. Dopo aver superato il Monte Breda, la cresta degrada leggermente fino al forte dell’Ora, che durante la Grande Guerra costituì un baluardo di difesa pronto a cannoneggiare le Giudicarie Interiori. Da lì, in breve, l’escursione raggiunge la bella conca del Baremone, con il Rifugio Rosa. Un traversone in falsopiano conduce alla panoramica Corna Pagana, dalla quale è tutta discesa lungo la valle di Levras, in mezzo a boschi di larice, peccio e faggio. In una zona prativa sorge la baita Levras, punto ideale per ascoltare, nel mese di settembre, il bramito dei cervi o vederli in azione nei loro combattimenti. Poco più sotto, un masso erratico di notevoli dimensioni ricorda il punto in cui arrivò il ghiacciaio della valle del Chiese.
Una bella strada forestale, a tratti asfaltata, lungo il versante destro della valle del Caffaro, conduce al Ponte di Romanterra, dove si trova un geosito di importanza internazionale per il limite tra i piani Anisico e Ladinico del Periodo Triassico. Da lì, una ripida ma breve risalita porta al bel borgo montano di Bagolino, famoso per uno dei carnevali più caratteristici dell’intero arco alpino.
Strutture ricettive: alberghi a Bagolino
Cosa vedere: geosito di importanza internazionale il “chiodo d’oro”
Per saperne di più: Foresta regionale Anfo-Val Caffaro – Pro Loco di Bagolino